MASIO ABAZIA REDABUE - Buonaria

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MASIO ABAZIA REDABUE

Nei dintorni
 

MASIO ABAZIA
Masio ha origini antiche e un notevole passato specie in età medievale. L'importanza del Comune derivava dalla sua posizione geografica posta ai confini dell'Alto e Basso Monferrato sulla sponda destra del Tanaro. Equidistante da Alessandria e Asti costituiva per il transito sul fiume un ideale punto di affluenza da tutte le valli e da tutti i centri posti sia sulla riva destra che su quella sinistra. Questo costituì la fonte prima di ogni risorsa sia agricola che commerciale. Alcuni documenti storici nei quali viene citato come Massius (899 d.C.,BSSS XXVIII,30,48), Villa Masias (959 d.C., BSSS XXVIII,77,148), Maxius (1081 d.C., BSSS XXVIII, 187,28) sembrano indicare l'origine del toponimo dal latino ma(n)sum che vale "dimora, cascinale".  http://www.comune.masio.al.it/
Il centro storico del paese sorge sulla cima di una collina dalla quale si può godere di una splendida vista sulla Valle del Tanaro da una parte e sulla Val Tiglione dall'altra._Il simbolo del paese, che ne rende inconfondibile la fisionomia, è l'antica torre medievale del XII secolo, dichiarata monumento nazionale, da poco restaurata e tornata all'originale imponenza. Il monumento è alto circa 27 metri e insieme ad alcuni pezzi degli imponenti bastioni che restano, faceva parte di una vasta opera di fortificazione esistente nel dodicesimo secolo (i nomi degli edifici di un tempo sono rimasti nella toponomastica del paese: Castello, Rocca, Spalto e Fontane)._Due le gli edifici religiosi principali: Parrocchiale di San Dalmazzo edificata in stile gotico nel XIV secolo sui resti di un’antica struttura romanica (della quale restano alcune tracce nell'orditura del tetto) e la Chiesa di Santa Maria Maddalena (patrona di Masio), recentemente restaurata, conserva un importante altare policromo in gesso

CASTELLO DI REDABUE
A qualche chilometro dal paese, sorge il Castello di Redabue, di origine medioevale, già esistente come luogo fortificato durante le frequenti guerre di successione del Monferrato, venne messo a ferro e fuoco nel 1403 da Facino Cane: di quell'epoca rimangono alcuni caratteristici archi a conci di tufo alternati con mattoni._Il maniero, fu, del resto, più volte maneggiato e restaurato, la sua posizione, vicino ad una strada di passaggio usata per i loro frequenti spostamenti dalle soldatesche monferrine, lo mise al centro di diverse vicende belliche. Non conobbe pace, fino all'annessione della zona al regno di Vittorio Amedeo II. _Attualmente i suoi ampi saloni a piano terra, la vasta cantina sottostante, l'adiacente Chiesa disegnata dal Juvarra e il bellissimo parco con i suoi lunghi viali e i grandi prati possono venire dati in godimento temporaneo per matrimoni, ricevimenti, convegni, mostre ed altri eventi conviviali.

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